 Lettere
  Lettere  
																		Brevi erano le tue lettere, precise, tutte muscolo e nervo, 
di mano più usa al compasso, alla squadra, al gesto del duro comando. 
Dicevan le semplici cose con semplici nude parole; 
ma due ne portavano in fine, due, sempre le stesse: "Sei mia". 
E quando ella giungeva, leggendo, al termine noto, 
s'abbandonava all'indietro, vuotata del sangue, morente d'amore. 
Ombre violacee intorno alla socchiusa bocca, all'affilato naso 
precipitoso palpito delle vene gonfiate alle tempie alla gola 
cecità delle palpebre, tensione delle mascelle nel desiderio 
faccia di donna agonizzante in estasi, tu non la vedesti, 
nessuno la vide. Era sola. 
Ora, ogni notte, la donna che più non vorrebbe esser viva 
nel vuoto della sua casa che ha odore di cenere spenta 
scioglie un pacco di lettere legato con un nastro nero. 
E legge; e, giunta al termine ben noto che a ognuna è sigillo, 
ancor s'abbandona all'indietro, vuotata del sangue, morente d'amore. 
Così, dalla tomba, con dura predace potenza di sillabe scritte 
tu l'imprigioni, o scomparso, tu la possiedi così.
																		
Autore: Ada Negri - Categoria: Saggezza - 
