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Tu, dopo un lunghissimo inverno
Sono stato assalito da un gelido inverno,
un lunghissimo inverno,
quando un raggio di sole mi ha bruciato il cuore.
Mi sono coperto a dovere per non soffrire,
fino a perdere la capacità di capire
quando fosse giunto il momento di scoprirsi
per ricominciare ad assaporare il caldo piacere di una nuova estate.
Così imbottito ho perso nel tempo la capacità di percepire
la bellezza dei raggi del sole
espressi nei gesti di chi ti sa amare.
Anche la sola idea del tepore di una nuova primavere mi faceva soffrire,
ma non capivo che era perché mi ero imbottito a dovere,
dopo aver sofferto il gelo della mancanza improvvisa di un amore.
Così quando una nuova estate tentava di raggiungermi
sentivo il forte disagio di un improvviso, estenuante calore,
e nel terrore che mi bruciasse ancora,
mi rifugiavo in un inverno tutto mio,
creato a dovere,
il mio abitat ideale,
quella che ormai era diventata la mia condizione naturale,
di un lunghissimo inverno che non doveva finire.
Poi uno strano raggio di sole mi raggiunse,
era esile e non emanava calore,
ma sapeve illuminare, e ridar vita ai colori ormai spenti.
Affascinato ho cercato di scoprire
come facevi a donarmi la sensazione del sole in piena estate
seppur il tuo calore si sentisse appena.
Mi sono avvicinato a te.
Ero certo che il tuo sole non sarebbe mai diventato estate,
non poteva farmi del male,
e con serenità ti stavo vicino, certo che non mi avresti mai scottato.
Poi ho cominciato a sentire il calore,
veniva non dal sole ma dal mio cuore.
Da questo non potevo proteggermi perché più mi coprivo più soffrivo,
così ho capito che dovevo scroprirmi e ricominciare ad amare.
Ma non era una vera estate,
dimenticavo che era solo un’illusione,
racchiusa in un raggio di sole che non emana calore.
E proprio quando ho capito che ‘noi recitavamo’,
tu mi hai detto: non credo di dover essere io a darti calore.
E’ ritornata l’oscurità,
ma è rimasto il tepore,
assieme all’incapacità di voler scordare.
Potrei proteggermi a dovere,
gettando il gelo sul mio cuore,
ma voglio continuare ad assaporare il caldo tepore,
dopo che un esile raggio di sole mi ha riscaldato il cuore.
Aspetterò inerte.
Imparerò a soffrire il freddo.
Ma ora so che verrà un’altra estate,
probabilmente non sarà la tua,
ma fra un pò risentirò il calore che tu,
dopo un lunghissimo inverno
mi hai fatto riprovare.
Autore: Davide Coco - Categoria: Delusione -
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Amati
Amati,
amati sempre
amati ogni istante
non permettere
che diventi Nullità
Lui che ti ha
ridotta così
meriterebbe la pena di Dio
non di un'altro uomo
tu sei viva
Amati.
Autore: Ada Roggio - Categoria: Delusione -
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Mi ritorna in mente
Dopo un annebbiamento
da te creato
per non sentire quel dolore
che ti era penetrato
Qualcuno piano,
piano,
ti apre i cieli
piano,
piano,
ti appare tutta la verità
Fa molto male!
Senti un dolore micidiale
Vorresti continuare a dormire,
o attaccarti ad una bottiglia
per non sentire
per non rivedere
quella donna dov'è andata a cadere
Ma quella sei tu!
Quel qualcuno
è una mano ferma e decisa
Ha capito che tu nascondi mille verità
che venute fuori
che mai nessuno abbatterà.
Autore: Ada Roggio - Categoria: Narrativa -
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Io chi sono?
Io sono una di voi
Uguale a voi
Non meravigliarti
per quanto io faccia,
Tutto è dettato
da quanto amore
metti
per ogni cosa
che devi adempiere
Mettici
tanta voglia
tanto amore
piano,
piano,
tutto prende forma
ha un 'altro colore
Questa sono io
In ogni cosa
La mia testardaggine
La mia determinazione
Tanto, tanto
Amore.
Autore: Ada Roggio - Categoria: Narrativa -
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Poesie casuali
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Ricordi sfumati
Sono ritagli di tempo,
ricordi sfumati,
lontano da casa,
amici ed amori passati.
Vissute stagioni
pentimenti e ragioni
aspettando di crescere in fretta.
Esperienze ed emozioni,
la mia mamma è lontana.
Il mio mare, la luce del sole
la mia canna da pesca,
l'aquilone.
La mia mamma non c'è.
Le mie corse in riva al mare,
i castelli di sabbia,
costruiti e distrutti;
Come i sogni, dalla rabbia.
Ho vissuto in paradiso
ma lontano da casa,
pensando di essere stata abbandonata,
eppure sono stata tanto amata.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Ricordi -
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Amore vero, amore per sempre
Amore vero, amore per sempre,
io ci credevo, non era vero,
chi l'ha mai detto, un povero illuso,
forse ha provato e rimasto deluso.
Amore vero, amore sincero,
quante stronzate ed io ci credevo,
quante bugie e che strategie,
ti voglio tanto ma non mi sento,
devo fermarmi sono ormai stanco
ma poi ritorna quando tu vuoi.
Amore vero con tante parole,
tanto per dire, tanto per fare,
la sicurezza viene ormai meno,
non c'è futuro, non c'è speranza,
poco è l'amore nella mia stanza,
quando è passato questo momento,
ognuno esce per conto suo.
Amore senza troppe pretese,
ma non si trova, son troppe le offese,
quante stronzate, tutto finisce
e in un momento ti ritrovi sola
guardi il soffitto,
mentre ti accendi una sigaretta
con quanta fretta si veste e va via.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Delusione -
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Dedicata a noi
Dedicata a noi
A noi, a tutti voi, che avete puro il cuore,
ingenui come bambini,
profondi come un grande autore,
dipingere la vita a spruzzi colorati,
per dargli modo di cambiare.
Il nostro modo di vedere forse non è umano,
qualche volta ci chiamano pazzi,
siamo così, ancora sogniamo,
ancora speriamo e pensiamo che qualcosa cambi.
Siamo quelli che pensano con amore,
vivendo sopra quella nuvola rosa
o azzurra che sia,
ci scegliamo la via che più ci piace,
dove c'è voglia di vita e luce
a volte la malinconia ci assale
ma spesso siamo in buona compagnia.
Avere amici squinternati come me,
che si fermano ancora a piangere
davanti ad un fiore secco,
ad un cane abbandonato,
ad un bambino affamato,
ad una mamma che piange,
ad un tramonto che tinge il cielo,
al mare che sembra muovere un velo,
a quel gabbiano che strilla
a quella stella che brilla.
Pazzi, si e felici, non venga mai meno la scintilla.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Gioia -
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Non è giusto
Avevo dedicato quello che non era giusto,
a te,
che non hai mai capito,
e carezzavo un sogno, ormai finito.
Mai ho voluto credere,
a quelli che di te sparlavano,
preferivo non sapere,
l'amore purtroppo chiude gli occhi,
e dà retta solo al cuore,
ma adesso non credo più alle favole,
sono cresciuta e non sogno più,
sì, ho fatto un grande errore,
mi è tornata la voglia di volermi bene,
di dare a chi lo merita,
e sai bene che non è giusto
concedersi allo stesso,
che ti uccide umiliandoti.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Delusione -
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