Piove, guardo dalla mia finestra, 
 un uccellino infreddolito si posa sul davanzale, 
 ha fame e sta male. 
 Grondano d'acqua monconi d'alberi 
 che il vento ha distrutto, 
 il cielo è chiuso, e lì finisce tutto. 
 Freddo nella mia stanza, 
 danzano i miei pensieri, 
 ombre sul soffitto, colori strani e luci, 
 e mi rimandano indietro in un mondo irreale 
 ancora sento le voci.... 
 Quando ero bambina, avevo paura, 
 tutto quel vento, quell'acqua, 
 un tuono, un lampo che squarciava la sera, 
 sui muri i miei incubi, ancora disegnati. 
 D'un tratto dai vetri brillano lacrime di pioggia, 
 ed un raggio di sole apre tra le nuvole un varco, 
 proprio in questa stanza, piena di ricordi, 
 s'accende di nuovo la speranza, 
 ora sono grande, non ho più paura, 
 i fantasmi del passato mi hanno abbandonato, 
 vorrei venire fuori, ma ancora è tutto bagnato. 
 Quell'uccellino che si era posato 
 con il sole si è asciugato, 
 ha mangiato le mie briciole ed è volato.
				 
				 
				
					 
				 
				 
				
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