I tuoi occhi  
																		I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi 
che tu venga all'ospedale o in prigione 
nei tuoi occhi porti sempre il sole. 
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi 
questa fine di maggio, dalle parti d'Antalya, 
sono cosi, le spighe, di primo mattino; 
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi 
quante volte hanno pianto davanti a me 
son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi, 
nudi e immensi come gli occhi di un bimbo 
ma non un giorno han perso il loro sole; 
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi 
che s'illanguidiscano un poco, i tuoi occhi 
gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti: 
allora saprò far echeggiare il mondo 
del mio amore. 
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi 
Così sono d'autunno i castagneti di Bursa 
le foglie dopo la pioggia 
e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul. 
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi 
verrà giorno, mia rosa, verrà giorno 
che gli uomini si guarderanno l'un l'altro 
fraternamente 
con i tuoi occhi, amor mio, 
si guarderanno con i tuoi occhi.
																		
Autore: Nazim Hikmet -