La madia
Paura di salire quelle scale,
c'era una luce fioca: ti puoi far male
mi avevano sempre raccomandato di non salire.
Un giorno ero sola in quella grande casa,
e grande fu la curiosità, dovevo scoprire.
La mamma lì riponeva le sue cose,
la nonna quei cappelli con le rose,
vecchi lenzuoli con merletti,
alcuni stivaletti con i tacchi a spillo,
e c'era un topolino che fuggì con un mio strillo.
In fondo poi, una vecchia madia,
mi ritrovai su di una sedia
e tutta impolverata, cominciai a rovistare,
senza far rumore,
dentro c'erano un pacco di lettere d'amore,
della mia mamma al mio papà,
legate con cura da un fiocchetto rosa,
Cominciai a leggere... e sapete una cosa?
Non c'è cosa che ad una figlia faccia più piacere,
di sapere leggendo quelle lettere per ore,
quanto è stato grande e vero quell'amore.
Autore: Anna De Santis -
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Ti cercherò
Fino alla fine dei nostri giorni,
ti cercherò,
per quei pochi attimi dedicati a me,
e sempre aspetterò che torni,
nell'aria ti sentirò,
quel profumo lasciato sul cuscino,
le tue pantofole vicino al camino,
le tue rose sopra il tavolino.
Sognerò di te, quando non ci sarai,
sempre ti amerò,
ricordando i tuoi gesti, le tue parole,
e se mi concederai anche un solo minuto
mi accontenterò.
A te ho regalato la mia vita, hai dato senso ai miei giorni,
sarò qui ad aspettarti ogni volta che vorrai.
Sono tanti anni che ti sono vicino
non importa come e quando finirà,
ma mi rimarrà il dolce ricordo delle notti insieme,
la felicità che mi hai sempre dato,
la grande emozione dell'attesa,
i tuoi baci e le tue carezze,
la nostra grande intesa.
Si, forse di più non ho mai preteso,
ma senza te il sole più non scalda,
e nonostante tutto, il cuore non si sente offeso,
voglio te, anche se per un solo giorno,
e non importa se forse non farai più ritorno...
Autore: Anna De Santis -
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Non dimentico
Ora mi chiami amore,
quanto tempo è passato,
gli anni più belli mi hai negato,
avevi sempre da fare,
eppure con tutte le mie forze ti ho voluto,
così come te,
abbiamo difeso contro tutti questo amore,
per fare che?
Quando ora mi stringi, mi ricordo ancora,
non riesco a dimenticare,
quella donna che dicevi di amare,
sapevi che il mio cuore, troppo ne soffriva.
Non ho amato che te,
ma intanto la nostra storia passava e moriva.
Per i figli che abbiamo avuto,
non ho potuto lasciarti,
ma troppa la delusione
per me, che ti ho dedicato i miei giorni,
e non riesco ancora ad abbracciarti.
Ho avuto la forza e tanta pazienza,
mi dicevo: si dovrà stancare,
tornerà lo sento, qui mi deve trovare.
E contavo i giorni,
i miei capelli col tempo sono diventati bianchi
a forza di aspettare,
alla fine sei tornato, deluso,
solo chi ti amato come me, ti poteva sopportare,
spero solo con il tempo di poterti perdonare.
Autore: Anna De Santis -
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Dopo la tristezza
Questo pane ha il sapore d'un ricordo,
mangiato in questa povera osteria,
dov'è più abbandonato e ingombro il porto.
E della birra mi godo l'amaro,
seduto del ritorno a mezza via,
in faccia ai monti annuvolati e al faro.
L'anima mia che una sua pena ha vinta,
con occhi nuovi nell'antica sera
guarda una pilota con la moglie incinta;
e un bastimento, di che il vecchio legno
luccica al sole, e con la ciminiera
lunga quanto i due alberi, è un disegno
fanciullesco, che ho fatto or son vent'anni.
E chi mi avrebbe detto la mia vita
così bella, con tanti dolci affanni,
e tanta beatitudine romita!
Autore: Umberto Saba -
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