Tu
Sei tu, il ricordo più bello, riposto qui nel cuore,
tra le pagine di un libro che non riesco ad aprire.
Ogni giorno scrivevo un minuto di te,
e ti aspettavo, consumando i miei occhi.
Accarezzo le tue lettere, chiamandoti
respiro il tuo respiro,
quel letto che ci ha visti amanti,
ha mantenuto a lungo il suo segreto.
Amore mio, ti prego, non voglio che i miei figli...
Me lo dicevi sempre, lo ripetevi ancora,
e quanto mi hai umiliato, ora per ora,
lasciandomi da sola, con tutte quelle bugie,
sei andato avanti per giorni, senza farti sentire
e sempre ripetevi: cerca di capire...
Le promesse di una vita insieme,
non le hai mai mantenute, io dovevo essere discreta,
eri un uomo sposato.
Ma tempo è passato e non ne hai più parlato,
volevi me, volevi tutto, ed era peccato.
Ho vissuto la tua stessa vita, senza sapere,
ero la tua amica, la confidente, l'amante
e ti consolavo quando serviva, senza parlare
e mi stava bene, perché troppo ti amavo,
or non ci sei più, né per me, né per lei
mi rimane il ricordo... nel cuore un profondo dolore.
Autore: Anna De Santis -
|
Ho paura
Ho chiuso la mia aria,
non voglio respirare,
mi hanno toccato, odio quelle mani,
cosa farò,
mi laverò e sparirà quel tanfo di terrore
che non mi lascia, non mi fa dormire.
Non mi abbracciate più,
non riesco a capire
quale sia il giusto ora,
voglio gridare, ma non ho più voce,
inutile è stato,
in quel momento, nessuno mi ha sentito.
Ora non importa, si è pentito,
questo ha detto e gli avete creduto...
lasciatemi da sola, mi difenderò
quando mai il dolore di una donna avete capito,
ma potrà succedere ad una vostra figlia,
una moglie, una sorella fatemi sfogare,
se la vostra condanna è la stessa, starò a sentire.
Autore: Anna De Santis -
|
Bestia immonda
Bestia immonda, che nelle carni affonda,
alito lercio di rabbia e pazzia,
bestia immonda, che nelle carni affonda,
grida strozzate e mani tenute,
bestia immonda, che nelle carni affonda,
sangue, e preghiere odio e rancore,
bestia immonda, che nelle carni affonda,
su pelle l'odore, sul cuore dolore
bestia immonda, che nelle carni affonda,
profonda vergogna, profonda gogna come
bestia immonda, che nelle carni affonda.
Autore: Anna De Santis -
|
Finisce qui
Passa un altro inverno, ancora neve sopra la collina,
brilla al primo sole di una tiepida mattina.
Qualche pagliuzza s'intravede, qualche pratolina,
è primavera e contro i vetri,
c'è col naso spiaccicato la mia piccolina.
Mamma, papà non torna, mi ha promesso un regalo,
prendo tra le braccia la bambina,
cerco di distrarla, ma ancora chiede:
mamma mi racconti di papà.
Era la prima foglia, sopra quel balcone,
autunno appena cominciato,
e lui mi salutava sotto quel portone.
Amore torno presto e non l'ho visto più.
Arrivò la notizia con Il freddo dell'inverno,
anche l'ultima lacrima sul mio viso
si era congelata, in quella lunga giornata...
una lettera e poi una telefonata dal fronte,
suo marito signora... una fucilata.
Perché sacrificare la vita di un uomo,
la sua bimba ha bisogno, le hanno distrutto un sogno.
Cerco di vedere il verde sotto quella neve,
certo non riuscirò a dimenticare,
chissà se si scioglierà il mio cuore
come la neve sopra la collina,
finirà mai la mia rabbia ed il mio dolore.
Autore: Anna De Santis -
|
|