La goccia
Un mondo intero, in una piccola goccia,
e quante avventure,
il sole per riportarti in cielo ti farà asciugare,
ti farà incontrare un'altra goccia
ed un'altra ancora.
Dove scenderai ora?
Dove il vento vorrà portarti,
sceglierà per te un verde prato,
o quel suolo coperto di cadaveri,
dove il sangue andrai a lavare
e ne assorbirai il colore,
rossa ti troverà il sole,
di sangue e di dolore,
e con il suo calore ti riporterà su in cielo,
dove troverai altre goccie,
come te, di sangue intrise
Stavolta distrutta scenderai,
sperando un luogo più felice,
mai si scende dove più ci piace, dove c'è pace,
quante avventure e nonostante tutto
continuerai a viaggiare,
sperando un giorno di riposare...
finalmente scenderai nel mare.
Autore: Anna De Santis -
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Sole d'inverno
Piove, guardo dalla mia finestra,
un uccellino infreddolito si posa sul davanzale,
ha fame e sta male.
Grondano d'acqua monconi d'alberi
che il vento ha distrutto,
il cielo è chiuso, e lì finisce tutto.
Freddo nella mia stanza,
danzano i miei pensieri,
ombre sul soffitto, colori strani e luci,
e mi rimandano indietro in un mondo irreale
ancora sento le voci....
Quando ero bambina, avevo paura,
tutto quel vento, quell'acqua,
un tuono, un lampo che squarciava la sera,
sui muri i miei incubi, ancora disegnati.
D'un tratto dai vetri brillano lacrime di pioggia,
ed un raggio di sole apre tra le nuvole un varco,
proprio in questa stanza, piena di ricordi,
s'accende di nuovo la speranza,
ora sono grande, non ho più paura,
i fantasmi del passato mi hanno abbandonato,
vorrei venire fuori, ma ancora è tutto bagnato.
Quell'uccellino che si era posato
con il sole si è asciugato,
ha mangiato le mie briciole ed è volato.
Autore: Anna De Santis -
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La mia palma
La mia casa era circondata da un giardino,
dove la nonna piantava fiori,
la gente dei palazzi intorno, si affacciava fuori,
un po' gelosa, godendo del nostro angolino.
Una palma al centro, alta e fiera cresceva,
con la sua folta chioma tanta ombra faceva.
La nonna sotto aveva messo un tavolino
lì raccontavamo favole,
era proprio bello il nostro giardino.
Su una foglia della palma
aveva il nido un timido uccellino
e la mattina si sentiva cantare.
Un giorno tutta quella gente protestò
per la chioma dell'albero che a dismisura cresceva,
la palma per dispetto, fecero tagliare.
Io disperata la vedevo cadere
e tra le sue foglie volevo morire...
Raccolsi il nido del povero uccellino,
lo posi dentro una gabbia d'oro,
ma come potevano vincere loro,
più ci pensavo e più mi arrabbiavo.
La mia infanzia mi han tolto,
un pezzo del mio cuore, con l'albero divelto,
con me cresceva e dalla mia finestra,
sentivo che cantava l'uccellino.
Quei maledetti...
Li avrei seppelliti tutti sotto il mio giardino.
Autore: Anna De Santis -
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La prima stella
Aspetterò con ansia la sera,
per vedere la prima stella,
dal mio piccolo spicchio di cielo,
la sua luce e come brilla.
Grande è il suo chiarore,
gli occhi socchiuderò
per non farmi accecare,
mi rimarrà nel cuore quel calore...
Stella di luce, che nelle notti, mi dai pace,
mi distrai dai mie brutti pensieri
e rimani tu sola con me.
Stella d'argento,
la più bella tra tutte le stelle che ti sono accanto,
ho con te gioito e pianto,
e mi guardavi gelosa dal cielo, tu soltanto.
Hai contato le mie dolci carezze,
i miei baci, e le mie amarezze,
hai voluto insegnarmi la via,
quando non trovavo la mia...
Quando al mattino via te ne andrai,
non scordare mai che ti aspetterò ogni sera,
ovunque andrò, amica mia, sarai.
Autore: Anna De Santis -
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